martedì 16 marzo 2010

Livello 0: un passo indietro

Ma ora un passo indietro..stiamo scrivendo tutto quello che succede qui, ma prima di essere qui abbiamo toccato molto da vicino cosa vuol dire combattere contro il mostro brutto, cattivo e multifaccia: il burocrate. Come ogni mostro che si rispetti (e i mostri della nostra avventura sono tutti rispettabili nell'ambiente), anche questo annovera diverse armi nel suo arsenale. Forse la più potente è "la perdita di tempo" che il mostro infligge a coloro i quali lo incontrano.
Ma torniamo a noi, in quanto previdenti abbiamo pensato bene di prenderci avanti con i compiti e con i documenti che avremmo dovuto prensentare nel caso avessimo provato a chiedere l'Indipendent Skilled Visa. Con tale visto Oz riconosce la nostra professione, permettendoci di essere equiparati ai locali in quanto competenze, salario etc...Per ottere il visto, prima è necessario ottenere il riconoscimento dall'organo preposto: ACS (Association Computer Science), simile (ma non uguale) all'albo degli ingegneri in Italia.

By the way di seguito la lista dei documenti che ci siamo preoccupati di accumulare:


Per ogni documento abbiamo almeno 3 copie. In generale 2 originali e 1 copia autenticata. 1 originale e 1 copia autenticata l'abbiamo portata con noi; abbiamo la copia autenticata nel caso perdessimo l'originale: è stato spiacevole richiedere i documenti in Terra Natia, non immagino come sarebbe richiederli a 16000 km di distanza ;). Il secondo documento originale lasciatelo a casa, nel caso perdiate tutto i vostri luogotenenti in Terra Natia possono facilmente fare delle copie autenticate e mandarvele.
La "Copia Autenticata" di un documento originale rilasciato da un ufficio pubblico (segreterie universitarie comprese) si può ottenere dal proprio Comune di residenza. E' sufficiente portare l'originale e una marca da bolla da 14,62 soldini (euro), vi verrà fatta la fotocopia e vari timbri e verrà apposta la firma del funzionario che compie la duplicazione.
NB1: è possibile fare un copia autenticata solo da un originale. Non è possibile fare una copia autenticata da un copia (autenticata).
NB2: è possibile legalizzare una copia autenticata.

Apro una breve parentesi sul "Processo di Legalizzazione" (o legalizzazione) di un documento, per sconfiggere ogni mostro è necessario conoscerlo prima ;).
Ogni documento rilasciato da un ufficio riconosciuto è valido solo entro i confini italiani. Con la legalizzazione, la validità viene estesa anche all'estero. E' necessario quindi recarsi in Prefettura, dove controllano la firma del funzionario pubblico che ha emesso il foglio, se questa è "registrata" allora sul retro del documento viene apposta l'apostille: un timbro. L'intero trafila, se non c'è particolare traffico nel ventre del mostro, dura circa mezz'ora ed è gratuito. E' sufficiente presentare i documenti in originale o una copia autenticata dell'originale, con una firma "accreditata" per ottenere gli stessi autenticati.
Attenzione però, qui il mostro si fa più pericoloso. Ciascuna Prefettura può autenticare le firme dei funzionari sotto la proprio giusdizione. Poniamo il caso che voglia autenticare il certificato di nascita, emesso a Milano, nella prefettura di Catania, perchè attualmente è la mia residenza. Dalle informazioni che ho ottenuto dagli Uffici del Prefettura che ho visitato, questo non è possibile. In quanto a Catania non possiedono le firme registrate dei funzionari di Milano per il riscontro.
Inoltre è possibile di legalizzare anche i documenti universitari. L'importante che su di essi vi sia la firma del responsabile e la stessa sia registrata presso la Prefettura più vicina.
Raccogliere queste informazioni non è stato banale, in quanto questo mostro è molto mutevole: altra arma molto letale per noi avventurieri ;). Ogni testa del nemico (leggi ogni funzionario pubblico) aveva una sua personale interpretazione dell'iter necessario, a volte ci è capitato di avere informazioni diverse da comuni vicini tra loro; molto più spesso nessuno aveva la pallida idea di cosa stessimo parlando. E' stato un'avventura prima dell'avventura.

Nota di Hacking: e' possibile utilizzare un piccolo escamotage per facilitare la legalizzazione dei documenti. Poniamo il caso che un documento sia stato rilasciato a Milano e che possiate legalizzarlo solo nella Prefettura di Catania. Ebbene potete farlo. E' sufficiente fare un copia autenticata del documento nel Comune di Catania e poi portarlo in Prefettura. In Prefettura controlleranno solo la firma del funzionario che ha duplicato l'originale

Perciò, per quanto possibile vi consigliamo di richiedere 3 copie originali di ciascun documento. A volte succede che sia economicamente più oneroso, in questo caso richiedetene 2 e la terza copia la autenticate nel vostro comune di residenza.

Per concludere questo infinito, ma doveroso, post non sappiamo se tutti i documenti ci serviranno. Ad ogni modo abbiamo preferito fare questo sforzo quando avevamo tempo e mezzi in Terra Natia, che da qui in Oz dove (forse) i mezzi o il tempo o entrambi potrebbero scarseggiare. Ciò non toglie il fatto che d'ora in poi se ci serve sconfiggere ancora questo mostro (speriamo di no), ora sappiamo come farlo ;)

4 commenti:

  1. Non per portare sfiga ma, da quello che so io, le certificazioni dei documenti fatte in Italia non servono in Australia visto che qui bisogna comunque presentare copie (tradotte e) certificate (in Australia) degli originali.

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  2. Confermo quanto dice Lucio: le copie devono essere almeno tradotte (non sempre certificate in Australia) perchè ovviamente loro non se ne fanno niente di documenti in una lingua che non sanno leggere (come ad es. le referenze o il dettaglio degli esami)... Però per alcune cose è sufficiente la copia italiana e confermo che anche noi abbiamo fatto 3 copie di tutto!!

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  3. Scusa Dashy, ma Linkedin dice che sei ancora assunto a Reply!
    Lavori da remoto forse?
    Fai part time?

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  4. @Lucio & Laura Wood: si concordo, ma comunque quello che volevamo evitare era di richiedere da qui la documentazione. Sapevo che i documenti vanno tradotti al NAATI ,ma faremo questo passo all'ultimo: per non tradurre documentazione non necessaria. Per quanto riguarda la certificazione dei documenti secondo le informazioni che ho trovato (http://www.immi.gov.au/skilled/general-skilled-migration/additional-information.htm#a), il Governo Australiano richiede copie certificate dalle autorità preposte dello stato di provenienza. Secondo informazioni che ho ottenuto, non c'è una certificazione più "certificante" (per l'estero) ;) della postilla.
    @|RabbiaNascosta| sarà perchè utilizzo ancora la funzione reply per rispondere alle mail ;)

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