mercoledì 10 marzo 2010

Post per curiosoni



Sabato, lunedì e martedì abbiamo lavorato da Bob a piantare peperoni. Cassa appoggiata sulla spalla sinistra, schiena a 90, gambe piegate, mano destra che estrae la piantina, la infila nel buco scavato sopra al telo di nylon e la ricopre di terra. Tutto questo dalle 7 alle 10.30. Pausa di 10 min verso le 8.30.

Prestazione massima Daschy 58, Demonico 54. I più bravi sono arrivati a 67...
Domenica e lunedì muscoli delle gambe disintegrati, io (Demonico) ho iniziato a camminare normalmente oggi (mercoledì). Non so come, ma lunedì mattina sceso dal pulmino arrivati al lavoro credevo mi partisse un crampo al quadricipite destro... invece ho fatto il record di 54 piantine... mah...

Ustione causa sole australiano

Martedì mattina terra inzuppata grazie al temporale del giorno prima. E allora si lavora a piedi nudi nel fango!!! Speriamo che questa abitudine non influenzi negativamente li sottoscritto podista, che dovrebbe indossare sempre calzature col tacco... Ecco, visto le precarie condizioni fisiche, mi sa che reinizierò a corricchiare domenica. ;-)


Oggi invece siamo andati a piantare pomodori in un'altra farm, sempre a piedi nudi, ma il lavoro è stato meno faticoso. Si lavorava in due, uno metteva giù le piantine, l'altro faceva il buco nel nylon e terra e piantava. In teoria dovevamo fare 8 ore ma abbiamo fatto solo 5 dalle 6 alle 11. Da quello che ho capito ci pagano 17-18 dollari all'ora (tasse 13%?), che non è male. C'era un mucchio di gente, anche parecchie ragazze-donne. Mani, piedi e unghie color terra nonostante lavaggio mani con abbondante sapone. ;-)



Tornati dal lavoro di solito ci facciamo una bella mezz'ora in piscina. Poi mi diverto ai fornelli. Nel pomeriggio c'è chi dorme, legge, guarda la tv o un film. Il problema è che siamo isolati dal centro di Bowen. Domenica ci abbiamo messo un'ora e mezza a piedi per raggiungerlo, anche se non ci sia così tanto da fare... Comunque ogni giorno dalle 17 alle 18 Diana ci porta in centro a fare la spesa.




Qui in ostello ci troviamo bene con gli altri ragazzi (saremo una ventina finora), abbiamo fatto più amicizia con Michael, un tedesco. Si perchè gli altri sono tutti inglesi, irlandesi, canadesi e fare due chiacchiere con loro è parecchio dura visto che dobbiamo farci ripetere ogni volta le frasi che pronunciano alla velocità della luce... con Micheal invece, che non è madrelingua inglese, ci si capisce molto meglio.
La fase di picking (raccolta di frutta e verdura) inizierà tra 6 settimane, quindi per ora l'unico lavoro che si può è quello di planting. Qui non abbiamo il lavoro garantito, ma i gestori dell'ostello si occupano di contattare le farm (fattorie) per procurarci lavoro. Se riuscissimo a trascorrere qui i 3 mesi lavorando sarebbe il massimo, supereremmo il livello 1 senza doverci trasferire altrove!
Nuove foto qui.

5 commenti:

  1. E bravo Nicodemo! Grazie per l'aggiornamento del blog, seguo con interesse le tue avventure australiche!

    Stefano

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  2. tieni duro! Il primo livello e' sempre il piu' difficile, poi si capisce come si gioca e diventa piu' facile!!!

    Tommaso

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  3. Bella ragazzi, ma cosa nasconde Dashy nel sacchetto di naylon nelle foto?! Voi parlate di pomodori e peperoni, io comincio ad avere dei sospetti su cosa piantate veramente...!

    Continuate così!

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  4. @Rabbia Nascosta: zio cannone ci hai scoperto...Beh non scriverlo in inglese sulla rete

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  5. Un'attenta analisi emotivo-relazionale della struttura narrativa rivela una certa tendenza verso una qualche misura di disomogeneità disgregata.

    Le 4 fasi lungo le quali si articola l'integrazione del trauma - come di ogni altro evento evolutivo paranormativo di entità considerevole per le risorse dell'Io impegnate a collocare il traguardo nella narrazione di vita del soggetto - sono:

    1)confusione
    2)frammentazione
    3)scissione
    4)integrazione.

    Sembra tutto secondo tabella di marcia, dunque.

    Hold on and keep going guys.

    Mahesh

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